«Una volta fui testimone di un agguato, eravamo là a parlare
e si sentirono degli spari,vidi questo motorino che correva contromano
e questo ragazzo che piangevae mi ricordo che c’erano un centinaio
di teenager che correvano tutti verso la stessa direzione…e da lì nacque
la mia urgenza di raccontare nel rap queste cose. Dissi “com’è possibile
che questi ragazzini di 12/13 anni devono vedere una cosa del genere?
Com’è possibile che sia così estrema la nostra realtà?”».
«Con Ntò non andiamo più d’accordo da un punto di vista personale.
Visioni diverse, stili di vita diversi. Non ho più rancore, resta la collaborazione
più importante che abbia mai fatto, la pagina più importante per me, per lui
e penso per molti fan del rap italiano. Diciamo che abbiamo deciso insieme,
il pubblico poi ha dato la colpa a me perché forse io sono sempre stato
quello più outspoken e stravagante. Sono stato, e forse ancora
oggi io sono, tra i rapper italiani più odiati online».
«Oggi a Salmo stringerei la mano, senza affrontare il discorso, perché
per me c’è poco da dire. Comunque quello che è stato detto resta…Non è stato
apprezzato questo sforzo artistico mio e suo, è nata solamente una grande
negatività fra le fanbase, che non hanno fatto altro che insultarsi. Ho capito
che in questo momento non mi serve e non vorrei mai più ritrovarmi
in una situazione del genere.».