Erica Bariselli Tra Andrenacci e Avella il Brescia ha un vice «mobile»

Lezzerini il titolare, per la prima volta nell’era Cellino ci sono tre portieri convocati. La lista si allunga a 23 totali

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Un piccolissimo, normalissimo, banalissimo, scontatissimo passo per la «comunità» calcistica, una svolta quasi epocale nell’era di Massimo Cellino al Brescia. Per la prima volta da quando l’imprenditore sardo è alla guida del club di via Solferino, si contano infatti in rosa, dal via della stagione, tre portieri «veri», col terzo che storicamente è sempre stato il difensore dei pali della Primavera.

Un cambio di rotta che si era reso necessario l’inverno scorso, dovendo aggiungere Michele Avella per far fronte all’infortunio di Luca Lezzerini al quale poi seguì pure il ko di Lorenzo Andrenacci, con l’arrivo del «Carneade» che si rivelò quanto di più provvidenziale. Una mossa che aveva i crismi della provvisorietà, tanto è vero che nel finale di stagione, con Lezzerini e Andrenacci a disposizione e dunque a gerarchie ripristinate, Avella finì «sconvocato», in tribuna. Cellino non ha mai infatti voluto, anomalia tutta del Brescia, che in panchina sedessero due portieri, in barba a qualsiasi evenienza.

Chi sarà il vice?

Ma la scorsa stagione, la scientificità degli infortuni occorsi «a reparti», ha davvero lasciato traccia. L’esperienza ha insegnato e la richiesta di Maran di avere un pacchetto «da tre» per i pali è stata accolta. Non solo: svolta nella svolta, il tecnico se lo vorrà (ed è difficile che non voglia) potrà sempre portare con sé tutti e tre gli estremi difensori, sia in casa che – soprattutto – in trasferta. Ma dietro a Lezzerini, chi sarà il vice tra Andrenacci e Avella? Non ingannino i numeri di maglia comunicati ieri: Avella ha sì il 12, ma Andrenacci storicamente «veste» il 22. A oggi poi proprio Andrenacci sta recuperando da un piccolo infortunio (a proposito di inconvenienti di fronte ai quali bisogna farsi trovare pronti…) e dunque col Venezia la scelta è automatica.

Ma a regine potremmo ritrovarci di fronte al secondo «mobile»: ovvero, in caso di necessità, si sceglierebbe di gettare nella mischia chi al momento del bisogno è nelle migliori condizioni. La sensazione è comunque quella che tra due portieri che tutto sommato si equivalgono, un leggero vantaggio, sulla carta, dovrebbe averlo Avella. Starà comunque a Maran mettere le cose in chiaro. A proposito di deroghe trasformate in «decreto», lo scorso anno il tecnico ha avuto mano libera sul numero dei convocati con la regola celliniana dei 19 e stop andata via via in disuso: era già difficile da accettare con i tre cambi, figuriamoci con l’avvento delle 5 sostituzioni… E allora, anche in questo caso, è «ufficiale» che la lista dei chiamati settimanali può allungarsi fino a 23 elementi.

Mercato e varie

A proposito di rotazioni da allungare, il Brescia sta cercando di accelerare per Gabriele Calvani. Anche ieri per il difensore centrale ci sono stati contatti con il Genoa e c’è fiducia di poter chiudere se non già in questa settimana, per l’inizio della prossima che porterà al campionato. Intanto, ieri si è allenato a parte Moncini: l’attaccante è affaticato, ma non in dubbio per la Coppa Italia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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