Mattarella: ‘Votate in tanti, all’Ue servono riforme coraggiose’
‘L’Europa non può più avere il ruolo di spettatore’, afferma il capo dello Stato parlando da Brdo in occasione dei 20 anni dell’entrata della Slovenia nell’Unione europea
irca 400 milioni di cittadini andranno al voto e sarà un grande esercizio di democrazia: mi auguro una grande partecipazione al voto così i cittadini diventano protagonisti del loro futuro.
Poi sarà compito delle istituzioni fare in modo che l’Unione diventi un soggetto protagonista della scena internazionale. Non possiamo rimanere in una condizione in cui l’Europa sia solo spettatore anche di eventi che sono negati per l’Unione stessa. Questa è una stagione che richiede il coraggio di riforme incisive e coraggiose”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Brdo in occasione dei 20 anni dell’entrata della Slovenia nell’Unione europea.
Su invito della presidente della Repubblica di Slovenia, Natasa Pirc Musar, partecipano al summit i presidenti di tutti i Paesi confinanti. Sono attesi anche il presidente austriaco Alexander Van der Bellen, il croato Zoran Milanovic e l’ungherese Tamas Sulyok.
“Alcuni Paesi si trovano al confine dell’inaccettabile aggressione russa che ha violato ogni regola: la loro situazione sarebbe altamente diversa se non fossero oggi nei confini dell’Unione – ha detto il capo dello Stato -. La storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute e poi sono i popoli a pagare a caro prezzo. Questa riflessione sollecita l’urgenza del completamento del progetto europeo oggi più che mai imprescindibile innanzitutto per i Balcani occidentali che aspettano da 20 anni: non è possibile che si indugi ancora”.
“Il 1 maggio 2024 entrarono nell’Unione nove Paesi e si passava a 25 stati nell’attuazione dei comuni principi di libertà e rispetto dei diritti umani. Perché la Ue è prima di tutto una comunità di valori e non solo una semplice cornice di collaborazione economica. L’entrata della Slovenia nell’Unione è stata una storia di grande successo. Per l’Italia è stato un evento alto, perché realizzava le prospettive di futuro di due popoli. Quell’Unione seppe essere saggia e coraggiosa promuovendo anche una Convenzione che propose un progetto di costituzione europea”.
Tra le riforme essenziali che aspettano l’Unione europea ci sono certamente “le modalità del processo decisionale – ha detto Mattarella -, perché i problemi in questo mondo si presentano velocemente e richiedono risposte tempestive: l’Unione europea non è in questa condizione, non è in condizione di assumere risposte tempestive perché i problemi non aspettano” i tempi di questa Europa.