La Juve Stabia torna in B dopo 4 anni: per la festa basta il pari a Benevento di Jacopo Manfredi
Le vespe hanno centrato l'obiettivo con 3 giornate d'anticipo grazie allo 0-0 al Vigorito che lascia i diretti rivali a -11. Un capolavoro firmato dal tecnico Guido Pagliuca e dal ds Lovisa, bravo ad acquistare a gennaio Adorante, autore di 12 gol in 16 partite
La Juve Stabia torna in B dopo 4 anni. Alle vespe serviva non perdere a Benevento per festeggiare con 3 giornate d’anticipo e l’obiettivo è stato centrato. Lo 0-0 finale al Vigorito ha fatto esplodere di gioia Castellammare non appena è arrivato il triplice fischio dell’arbitro Perri. Circa un migliaio di tifosi stabiesi presenti in trasferta si sono tolti lo soddisfazione di esultare proprio sul terreno di gioco dei diretti rivali, rimasti a -11 e agganciati al 2° posto dall’Avellino.
Un capolavoro firmato Guido Pagliuca
In città tantissimi sostenitori si sono dati appuntamento sul viale Europa per attendere, ben oltre la mezzanotte, il bus di ritorno da Benevento e celebrare i propri eroi in quella che si annuncia una notte di incontenibile gioia. Tre sole sconfitte stagionali (Casertana, Catania e Foggia) per una Juve Stabia che ha letteralmente dominato il campionato a partire dalla prima giornata. E tutte le battute di arresto sono arrivate senza il vulcanico allenatore Guido Pagliuca (recordman di espulsioni e ammonizioni con 10 giornate di squalifica) in panchina, sostituito dal secondo Nazareno Tarantino. Un’autentica sorpresa il tecnico arrivato da Cecina, una scommessa del presidente Andrea Langella e del giovane, appena 28 anni, direttore sportivo Matteo Lovisa che insieme hanno costruito un’autentica macchina da guerra.
L’intuito di Lovisa e il prezioso acquisto di Adorante a gennaio
A differenza delle passate fallimentari stagioni nessun prestito, eccezion fatta per il portiere para-rigori Thiam, ma tutti giocatori di proprietà già corteggiatissimi da società di serie superiore come il gioiellino di scuola Juventus Leone, autentico faro del centrocampo stabiese, la mezzala Buglio o il capitano Mignanelli. Ma l’autentico capolavoro di Lovisa, figlio d’arte dell’ex presidente del Pordenone, è stato l’acquisto (in prestito dalla Triestina con obbligo di riscatto in caso di promozione) dell’attaccante Andrea Adorante sul mercato di gennaio. Il nuovo idolo della tifoseria stabiese, cui è stato dedicato lo stesso coro che i tifosi del Napoli dedicavano a Maradona, ha infatti dato un contributo decisivo a suon di gol (12 in 16 partite).
Prossimo obiettivo la Supercoppa
Ora, una volta passati i dovuti festeggiamenti, la dirigenza stabiese dovrà ora sfruttare al meglio tutto il tempo che ha di vantaggio sulle dirette rivali per preparare la nuova stagione in cadetteria. Dopo la Supercoppa con le vincitrici degli altri gironi di serie C, che si concluderà domenica 19 maggio, il ds Lovisa dovrà già pensare a programmare il campionato 2024/2025 per mantenere una categoria che per l’intera città costituisce un motivo di autentico vanto.