CAMBIO DELL’ORA Domenica 31 marzo torna l’ora legale e ci farà risparmiare 90 milioni: ecco perché spostare avanti le lancette ci conviene

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CAMBIO DELL’ORA

Domenica 31 marzo torna l’ora legale e ci farà risparmiare 90 milioni: ecco perché spostare avanti le lancette ci conviene

di Redazione Economia

Domenica 31 marzo torna l’ora legale e ci farà risparmiare 90 milioni: ecco perché e cosa sapere

 

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Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo bisognerà spostare le lancette avanti di un’ora: torna l’ora legale. Anche se di fatto dormiremo tutti un’ora in meno, avremo giornate più lunghe e più luce naturale da sfruttare e questo è vantaggio non solo dal punto di vista energetico, ambientale-climatico, ma anche economico.

L’ora legale ci fa risparmiare: ecco quanto

Nei sette mesi in cui sarà in vigore il nuovo orario, infatti, l’Italia risparmierà circa 90 milioni di euro, grazie a un minore consumo di energia che dovrebbe aggirarsi sui 370 milioni di kWh.  Il che a sua volta si tradurrà in un risparmio di emissioni, quantificato in circa 170 mila tonnellate di anidride carbonica in meno nell’atmosfera.  A fare i conti è Terna, evidenziando che il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2024 è calcolato considerando che il costo del kWh medio per il cliente domestico tipo in tutela (secondo i dati dell’Arera) è, attualmente, pari a circa 24,3 centesimi di euro al lordo delle imposte.

Lancette in avanti: i vantaggi energetici

La società guidata da Giuseppina Di Foggia ricorda anche che i circa 370 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie. Terna, inoltre, ricorda che in quasi venti anni, dal 2004 al 2023, «il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro».

Il dibattito sull’abrogazione del cambio dell’ora

Da anni in Italia si discute sull’opportunità di adottare per tutti e dodici i mesi dell’anno l’ora legale, cosa che molti Paesi hanno già fatto. Nel 2019 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per l’abolizione del cambio stagionale dell’ora a partire dal 2021, con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni. Ogni Stato, quindi, avrebbe dovuto decidere se adottare per sempre l’ora legale o quella solare. Ma nessun Paese dell’Unione ha legiferato su questo e in pochi hanno espresso una preferenza chiara. I francesi anni fa in una consultazione pubblica promossa dall’Assemblea Nazionale hanno detto di voler tenere  per sempre l’ora legale. Mentre i Paesi del Nord Europa sono stati quelli che più di tutti hanno voluto l’abrogazione dell’ora legale, dato che il guadagno in termini di ore di luce in più per loro è irrilevante.  L’Italia per il momento ha preferito non decidere lasciando le cose come stanno, ovvero cinque mesi con l’ora solare e sette con l’ora legale. Ma gli appelli per tenere sempre l’ora legale stanno diventando sempre più numerosi

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