Transizione e sostenibilità, Visconti (Ficei): Svolta epocale, ma impresa da sola non ce la fa

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Il presidente della Federazione: I cambiamenti sono grande opportunità per società e aziende

 

ROMA – “Abbiamo cercato di interpretare al meglio le sfide di questi tempi che vedono le aziende, le imprese private, il mondo della produzione, della conoscenza, a un passaggio storico. Si è passato dal paradigma della produttività a quello della sostenibilità e dell’accettabilità. Però l’impresa da sola non ce la può fare. Ha bisogno delle istituzioni”. Lo ha affermato Antonio Visconti, presidente Ficei, nell’aprire l’evento “Forum Nazionale Sostenibilità e Sviluppo Aree Industriali”.

L’azienda, ha proseguito, può “introdurre i parametri Esg e cercare di realizzare al meglio il proprio approccio rispetto l’ambiente, alle relazioni sociali, sindacali, in un’ottica di governance completa ma ha bisogno delle istituzioni che accompagnino quei processi. Tutti quei fattori esogeni che creino un’ambiente accogliente affinché la transizione ambientale, ma soprattutto la transizione energetica, possano trovare una concreta opportunità. E oggi lo analizzeremo partendo dall’osservatorio Esg della Sapienza che ha analizzato un campione d’imprese e ha accettato di offrire loro quei parametri necessari per poter godere di una corretta valorizzazione e valutazione. L’impresa è valutata sempre di più per la capacità di restituire nella qualità d’attore e promotore sociale, qualcosa all’ambiente dove opera. L’osservatorio assume ancora una grande importanza in un contesto economico caratterizzato da piccole e medie. La grande riesce ad approcciarsi a questi cambiamenti. La piccola ha bisogno delle istituzioni. C’è bisogno di valorizzare i progetti di simbiosi industriale per creare quell’ambiente ideale affinché le imprese possano in concreto attuare quella che è l’economia circolare”.

“Ma tutte queste transizioni in atto sono una grande opportunità per la società, per i giovani, per creare nuove competenze e nuovi saperi. Per creare nuove opportunità di lavoro, produttive. Non le dobbiamo guardare come un approccio ideologico ma dobbiamo cogliere quella che è l’opportunità di produzione per le imprese. Attuare la transizione energetica significa riconvertire i processi industriali, significa creare produzione e sviluppo. Necessarie e fondamentali opportunità per un paese come l’Italia, che è vero che non è tanto avanti, ma che ha saputo fare della povertà di materie prime un’opportunità”.

“Siamo ai primi posti nel recupero dei materiali. Il tema delle comunità energetiche è un po’ la sintesi. Un’azienda che riesce, nell’ambito di un distretto produttivo, ad affrancarsi dalle fonti fossili e che si rende autonoma e indipendente, significa un’azienda più forte e competitiva sui mercati, valorizzando i fenomeni produttivi diventando al contempo generatori di energia ed equilibrare l’assorbimento e i consumi. Ma le istituzioni, il governo, le aree industriali, devono lavorare accanto alle imprese e supportarle”, ha concluso Visconti.

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