IL RAPPER LUCHÈ OSPITE DI LUCA CASADEI NELLA NUOVA PUNTATA DEL PODCAST “ONE MORE TIME”

«il mio primo omicidio l’ho visto a 9 anni. C’era questa folla enorme intorno a questo bare questa lunga striscia di sangue che andava da dietro il bancone della cassa fino al marciapiede»

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«Una volta fui testimone di un agguato, eravamo là a parlare

e si sentirono degli spari,vidi questo motorino che correva contromano

e questo ragazzo che piangevae mi ricordo che c’erano un centinaio

di teenager che correvano tutti verso la stessa direzione…e da lì nacque

la mia urgenza di raccontare nel rap queste cose. Dissi “com’è possibile

che questi ragazzini di 12/13 anni devono vedere una cosa del genere?

Com’è possibile che sia così estrema la nostra realtà?”».

 

«Con Ntò non andiamo più d’accordo da un punto di vista personale.

Visioni diverse, stili di vita diversi. Non ho più rancore, resta la collaborazione

più importante che abbia mai fatto, la pagina più importante per me, per lui

e penso per molti fan del rap italiano. Diciamo che abbiamo deciso insieme,

il pubblico poi ha dato la colpa a me perché forse io sono sempre stato

quello più outspoken e stravagante. Sono stato, e forse ancora

oggi io sono, tra i rapper italiani più odiati online».

 

«Oggi a Salmo stringerei la mano, senza affrontare il discorso, perché

per me c’è poco da dire. Comunque quello che è stato detto resta…Non è stato

apprezzato questo sforzo artistico mio e suo, è nata solamente una grande

negatività fra le fanbase, che non hanno fatto altro che insultarsi. Ho capito

che in questo momento non mi serve e non vorrei mai più ritrovarmi

in una situazione del genere.».

 

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